PERCHÉ È COSÌ SPECIALE IL CAMMINO DEI FARI?
Abbiamo da poco concluso il primo viaggio di gruppo sul Cammino dei Fari in Galizia, nella Spagna del Nord. Come accade per ogni prima volta, l’emozione è maggiore.

Prima di queste foto al faro di Finisterre, dove si raggiunge il km 0 del cammino e dove termina la Costa da Morte, non c’era la certezza che il cammino sarebbe piaciuto tanto a chi ha partecipato, così come era successo a noi la prima volta che lo avevamo camminato da soli nei nostri solitari sopralluoghi, che fanno parte del nostro lavoro e che, personalmente, sono i momenti in cui la creatività e la bellezza del cammino emergono in me. Ecco perché così tanta è stata la soddisfazione di aver concluso questo primo progetto così grande.
Questa volta però è stato diverso. Tornato a casa non ho fatto altro che pensare alla Galizia: ho attaccato sul computer i nuovi adesivi di questa terra verde, ho scaricato le foto, ho preparato i post come sempre avviene una volta finito il viaggio, ma ancora oggi, dopo oltre dieci giorni dalla fine, continuo a pensare a quel sentiero che si arrampica stretto lungo la costa frastagliata. Ripenso ai fari e guardo le foto per assaporare ancora una volta il momento in cui ha smesso di piovere proprio nei pressi del faro di Roncudo, e lì ci siamo seduti al sole osservando increduli l’oceano, per la prima volta calmo.

Questo progetto di viaggio è nato come proposta di cammino costiero, come altri che proponiamo da tempo, ad esempio la stupenda Rota Vicentina nel vicino Portogallo oppure il Cammino del Salento in Puglia. Anche se simile come ambiente e tipologia, questi fari mi hanno lasciato un profondo retrogusto di mare. Come se il rumore dell'oceano in tempesta, la spuma bianca in contrasto con le rocce nere, il vento forte sulla pelle e le onde enormi della Costa da Morte, mi avessero lasciato dentro un po’ di quel Mare, come nessun altro cammino costiero aveva fatto prima.
Non sto dicendo che questo cammino sia più bello di altri, perché mentirei; a dire il vero altre coste sono ben più spettacolari di quelle attraversate in Galizia. Si parla di qualcosa di diverso. Può sembrare strano, ma il mare non è né più forte né meno di altri oceani: una tempesta è una tempesta ovunque essa si abbatta. Ma quello che sento è che è il nostro essere lì, in quel momento, in quel luogo preciso, questo fa la differenza. La stessa tempesta su un’altra costa non avrebbe avuto in me lo stesso impatto di quei momenti in cui sentivo tutta l’essenza della Galizia palesarsi davanti a noi, unici camminatori in quei giorni su questo cammino.

È proprio qui la differenza, forse l’unicità di questo itinerario che mi ha toccato così tanto. Se fossimo stati circondati da decine di camminatori o turisti, sarebbe stato tutto diverso. Invece no. Eravamo noi soli, passo dopo passo e faro dopo faro, a gioire e a “combattere” con il cammino e con la Galizia stessa. Autentica e sincera.
Ecco come descriverei questo cammino: autentico e sincero, selvaggio, dove il camminatore si sente piccolo. Piccolo davanti a tutto: davanti al mare in tempesta, sotto la pioggia improvvisa e al vento; piccolo mentre attraversa spiagge immense e incontaminate; piccolo perché circondato da mare e foreste che, in apparenza, sembrano isolare la costa dal mondo.
Un cammino diverso, quindi, sinceramente più faticoso di altri, non una passeggiata. Non ricordo certo le soste tranquille sulle spiagge che di solito caratterizzano questi cammini, ma ricordo il mare che parla, costantemente per tutti i 200 km di sentiero; ricordo il vento fresco, il profumo di pioggia, la bellezza dei tramonti e la luce dei fari che si accende. Non ricordo i bar sulla spiaggia e gli aperitivi rinfrescanti tanto amati dai camminatori, ma ricordo gli incontri con i pescatori sulle scogliere e con i pastori solitari a pochi passi dal mare, nella verdissima terra di Galizia.
In fondo è questo che cerchiamo noi di Travel Jam: è un po’ la nostra filosofia, sia di lavoro che di vita. Cerchiamo qualcosa di forte da condividere, la vacanza che si fa viaggio. Ed è per questo che sono felice, perché abbiamo trovato un grande viaggio.
Tengo stretti tutti questi ricordi che porterò con me nel prossimo cammino di gruppo di maggio. Non vedo l’ora di rivedere la Galizia, i fari e quel sottile sentiero che si arrampica sulla costa.
Se sei in cerca di queste sensazioni, non perdere il prossimo viaggio sul cammino dei Fari!