Parque Nacional da Peneda-Gerês
È difficile dire dove inizi davvero il Parco nazionale di Peneda-Gerês. Le mappe lo segnano chiaramente, nell’estremo nord del Portogallo, al confine con la Galizia spagnola. Ma appena ci si mette piede dentro, i confini diventano evanescenti: si ha la sensazione che la montagna si allarghi a dismisura, che i boschi e le valli si estendano oltre ogni limite tracciato dall’uomo. È come se la natura qui avesse deciso di non obbedire ad alcuna linea, di farsi spazio secondo un ordine che sfugge ai nostri occhi stanchi.
La strada serpeggia tra rocce di granito levigate dal tempo e corsi d’acqua che improvvisamente appaiono, trasparenti e freschi. È un rumore che non stanca, che anzi ti accompagna, come se fosse un ritmo antico e familiare. L’aria sa di resina, di muschio e di vento, e sembra quasi voler rallentare i pensieri, imporre una calma che spesso manca nelle città rumorose.
Ogni passo qui diventa una ricerca. Ci sono i villaggi in pietra, con case addossate l’una all’altra, che raccontano di una vita lenta, scandita dal suono delle campane e dal lavoro nei campi. Ci sono i cavalli selvaggi, i famosi garranos, che appaiono e scompaiono tra i prati in salita, liberi e indifferenti al nostro sguardo curioso. E ci sono le foreste di querce e di pini, fitte, profonde, capaci di inghiottire la luce del giorno e di trasformarla in una penombra che invita al silenzio.
Il Peneda-Gerês non è solo un luogo da visitare, è un luogo da ascoltare. È fatto di dettagli che si intrecciano: i santuari che spuntano sulle alture come fari spirituali, le terme naturali dove l’acqua sgorga calda dalla terra, i sentieri antichi che ancora oggi portano il nome dei pellegrini che li percorrevano.
l Parco nazionale di Peneda-Gerês è l’unico parco nazionale del Portogallo e si trova nel nord del Paese, al confine con la Galizia spagnola. Istituito nel 1971, copre una superficie di circa 70.000 ettari e interessa quattro catene montuose principali: Peneda, Soajo, Amarela e Gerês.
Paesaggio e natura
Il territorio è caratterizzato da una grande varietà di ambienti: vallate profonde, creste rocciose di granito, laghi naturali e corsi d’acqua che danno origine a numerose cascate. Le foreste ospitano querce, pini e specie autoctone rare, insieme a una ricca biodiversità. Nel parco vivono cervi, lupi iberici, cavalli selvaggi (garranos) e oltre 200 specie di uccelli.
Patrimonio culturale
Oltre al valore naturalistico, il Peneda-Gerês custodisce un importante patrimonio storico e culturale. Nei villaggi in pietra, come Lindoso, Soajo o Castro Laboreiro, è ancora visibile l’architettura tradizionale, con i granai sopraelevati (espigueiros) e i resti delle antiche comunità agricole. Lungo i sentieri si trovano santuari, ponti romani e tratti della via romana Geira, che collegava Braga ad Astorga.
Leggi gli articoli sul blog per scoprire Il Parco Nazionale della Peneda-Gerês:
IL CAMMINO DELLE CASCATE DI GERES
E proprio nel cuore di questo Parco mi sono perso tra i numerosi sentieri che collegano le vallate ai crinali rocciosi. Qui, tra un percorso e l’altro, è nato il GR50 (La Grande Rota de Gerês): un trekking di oltre 190 km che attraversa l’intero Parco da ovest a est.
Lungo questo itinerario ho potuto ammirare le cascate più iconiche ma anche quelle più nascoste, spesso senza un nome preciso, in solitudine, immerso in questo angolo di paradiso. Così è nato il Cammino delle Cascate.
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